La scoperta nella sua residenza di Varcaturo, presso cui era ristretto ai domiciliari. Immediato l’avvio delle indagini
di Armando Brianese
GIUGLIANO IN CAMPANIA – La vita, è noto, è fatta di “cicli”.
La scoperta nella sua residenza di Varcaturo, presso cui era ristretto ai domiciliari. Immediato l’avvio delle indagini
di Armando Brianese
GIUGLIANO IN CAMPANIA – La vita, è noto, è fatta di “cicli”.
Il processo, attualmente in primo grado di giudizio, è a carico di numerosi esponenti dei due mandamenti criminali egemoni: Sautto e Ciccarelli. L’indagine è scaturita da una “impegnativa” indagine della DIA dei carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna
di Armando Brianese.
CAIVANO – Il sentiero di devastazione che le organizzazioni criminali lasciano alle proprie spalle – si sa – non sempre arriva a degli epiloghi positivi.
Stravolti gli equilibri criminali. Ritrovano la libertà anche: Antonio Ciccarelli; Filippo Iazzetta; Teresa Moccia; Francesco Favella ed Antonio Franzese
di Armando Brianese.
AFRAGOLA – Quando meno una persona se lo aspetta, ecco che – tutto ad un tratto – possono cambiare le carte in tavola.
La lettera del parroco arriva a poche ore dalla scorribanda criminale che ha seminato il panico nel quartiere alla periferia del comune sito a nord di Napoli
di Armando Brianese.
CAIVANO – La quiete pubblica è minacciata – quotidianamente – da diverse varianti, che fanno comunque parte dell’imprevedibilità della vita.
Minacciata l’incolumità dei residenti e dei bambini che partecipavano alle attività ludiche e ricreative della parrocchia
di Armando Brianese.
CAIVANO – Se la civiltà non è un’opinione, allora il suo “grado” possiamo misurarlo in base alle azioni di chi vive un luogo o alle cose che in esso accadono.
La presenza della salma è stata segnalata alla polizia da un cittadino. Indagini in corso
di Armando Brianese.
AFRAGOLA – Come se non bastasse un periodo di profonda difficoltà dovuto al Coronavirus (COVID-19), al diffondersi delle sue varianti e ad una forte crisi economica collaterale alla pandemia, la camorra torna a far sentire forte la propria presenza con: la violenza, e brutalità andando a rafforzare la propria egemonia sul territorio.
Il sindaco non va tanto per il sottile dopo l’esecuzione di un atto che ha messo a repentaglio la vita dei suoi concittadini
di Armando Brianese.
CASORIA – Ciò che è accaduto presso la “Galleria Marconi” a Casoria è un atto di estrema violenza e gravità e non va sottovalutato, anche per le ripercussioni e gli strascichi che – inevitabilmente – lascerà ai danni di: commercianti, cittadini e della vita pubblica cittadina.
In prima fila – nella lotta contro questa barbarie sociale ed atto da condannare sotto ogni punto di vista – è il sindaco di Casoria, Raffaele Bene che è intervenuto pubblicamente ed ha dichiarato:
“L’esplosione che stanotte ha devastato la “Galleria Marconi”, nel pieno centro di Casoria, è la conferma della vigliaccheria della malavita che continua a vessare commercianti e tenta di impaurire i cittadini”.
La deflagrazione ha svegliato di soprassalto i residenti di via Principe di Piemonte, presi dal panico
di Armando Brianese.
CASORIA – Quando non c’è rispetto per luoghi e persone, può verificarsi l’irreparabile. Gesti ed azioni brutali, inconsulti ed inauditi che segnano l’inconscio di chi assiste impotente e che tracciano un solco indelebile nell’opinione pubblica e nell’immaginario collettivo.
È quanto accaduto – ieri notte – a Casoria, dove centinaia di abitanti sono stati bruscamente svegliati dall’esplosione di una bomba carta all’esterno della Galleria Marconi – punto di riferimento dell’economia locale – devastando tutte le saracinesche e le vetrine dei relativi negozi, e riversando decine e decine di chili di detriti, materiali di risulta e vetri sul marciapiede antistante.