L’arresto è avvenuto, la notte scorsa, a Giugliano in Campania da parte dei carabinieri della Sezione radiomobile della locale compagnia. Le accuse sono di atti persecutori, minacce e percosse
di Armando Brianese.
GIUGLIANO IN CAMPANIA –
Gli amori finiti sono sempre vengono “dimenticati”.
L’uomo ammette di aver commesso il fatto criminoso perché “derubato” della propria donna dal concorrente. É ora in carcere, accusato di danneggiamento a seguito d’incendio
di Armando Brianese.
QUALIANO – Rivaleggiare in amore è una storia vecchia quanto il mondo.
Partita magistrale degli uomini guidati dal tecnico napoletano Raffaele Di Napoli che riescono ad “espugnare” un impianto avellinese senza tifosi. La spuntano le tigri più “ciniche”, mettendo a segno il vantaggio determinante al 68′, e che hanno creduto maggiormente ai 3 punti
di Armando Brianese.
AVELLINO – Se è vero come è vero che per mettere a segno quella che si definisce un'”impresa sportiva” servano i cosiddetti “attributi”, il Giugliano calcio ha – in questa stagione agonistica – dimostrato a più ripresa di possederli e di poter, pertanto, dare forma alle proprie aspirazioni.
Tensione tra clan camorristici rivali dell’area a nord di Napoli “alle stelle” nelle ultime settimane. Nei paesi torna la “paura”, oltre che per la sicurezza personale e familiare, anche di trovarsi al posto sbagliato al momento sbagliato
di Armando Brianese.
FRATTAMINORE – L’area a nord di Napoli è un “reticolo” di criminalità dalle molteplici sfacciature, con equilibri che – ciclicamente – sono soggetti a modificarsi e rinnovarsi.
“Colpaccio” esterno dei pugliesi i quali al 78′, su un errore nel rilancio da parte dell’estremo difensore da cui scaturisce un fallo in area, mettono a segno il gol vittoria con capitan un rigore trasformato da capitan Giuseppe Tedesco ed “espugnano” lo “Sporting Club”. A fine gara, tra i saluti e gli incoraggiamenti alla squadra, il tecnico dei bruniani Antonio De Stefano prima se la prende con i suoi e poi si dirige da solo negli spogliatoi. Numerose le critiche “piovute” all’indirizzo dell’allenatore gigliato per il suo comportamento
di Armando Brianese.
NOLA – Non sempre, nel calcio, una buona prestazione è sinonimo di vittoria.
I bruniani hanno cI bruniani hanno completamente deluso le attese in una partita “sentitissima” dalla tifoseria. Mancano a referto due rigori per i padroni di casa, uno per tempo. E scoppia la polemica per gli arbitraggi “scadenti” allo “Sporting Club”
di Armando Brianese.
NOLA – Nel calcio – così come in tanti altri sport – ci sono delle partite in cui non conta un fallo in più o uno in meno – uno scatto ulteriore o uno mancante – bensì l’esito finale, per il quale si è disposti a fare tutto, gettando il cuore oltre l’ostacolo.
La città della Reggia si piazza al quinto posto nella graduatoria nazionale ed al secondo gradino, dietro Napoli, in quella regionale. La scoperta dell’Agimeg che ha elaborato i dati forniti dai Monopoli di stato, stilando la classifica 2021
di Armando Brianese.
CASERTA – Sovente, nella vita basta una “scintilla” per ritrovarsi nei guai.
I due locali sono entrambi pregiudicati ed hanno rispettivamente 19 anni e 24 anni. I due egiziani sono un ventunenne ed un ventiduenne regolari in Italia. Grande “clamore” tra i passanti sul luogo dello scontro
di Armando Brianese.
NOLA – A volte, basta una piccola “miccia” per perdere la testa ed un “normale” diverbio può sfociare in qualcosa molto più spiacevole.
L’esponente della malavita acerrana avrebbe compartecipato, insieme a Vincenzo Di Buono, all’imposizione del racket nei confronti di un’azienda casalnuovese operante nel settore della logistica. Contrapposto proprio ai Di Buono, i cosiddetti: “marcianisielli”, adesso ritrova il suo “posto” in cabina di regia
di Armando Brianese.
ACERRA – Il territorio campo è contrassegnato da innumerevoli formazioni criminali.
Numerose le compagini “insidiose” e battagliere tra le avversarie dei bianconeri. Il 12 settembre il turno preliminare di Coppa Italia ed il 19 settembre la prima giornata di Serie D
di Armando Brianese.
NOLA – Non c’è modo migliore per “ripartire” se non delle “rinnovate” ambizioni e – come chiedono i tifosi – qualche consapevolezza in più nelle proprie forze e nei propri mezzi tecnici, condite da alcuni rinforzi “di livello”.