Camorra, Brusciano. “Pretendeva” il pieno di benzina e sigarette: “arrestato” dalla polizia per estorsione camorristica

Martedì scorso la polizia ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del tribunale di Napoli, , su richiesta della DDA, nei confronti di una persona gravemente indiziata di estorsioni, aggravate dal metodo mafioso, commesse a Brusciano nei mesi di febbraio e marzo 2024

di Armando Brianese.

BRUSCIANO – Le strade della criminalità organizzata sono “infinite”, anche se uno dei fenomeni chiaramente più diffusi, da parte della mano nera della camorra, resta quello del racket e delle estorsioni.

Clamoroso a Camposano: in consiglio comunale il sindaco Francesco Barbato “caccia” bruscamente dall’aula la leader dell’opposizione Carmela Rescigno

“Increscioso” episodio nell’aula consiliare che ha destato il clamore dei media. Rescigno “incassa” la solidarietà espressa dal capogruppo regionale di Fratelli d’Italia Michele Schiano di Visconti il quale adesso pretende le scuse da parte dell'”aggressore

di Armando Brianese.

CAMPOSANO – Il “politicamente corretto”, come direbbe qualcuno, è una mera opinione.

Afragola, evade dai domiciliari e per il suo compleanno pretende dei soldi da un automobilista: finisce alla sbarra

“Devo fare la festa”. Questa la minaccia dell’aggressore segnalato ai carabinieri e, adesso, in attesa di giudizio

di Armando Brianese.

AFRAGOLA – In strada, è risaputo e – in misura maggiore determinate zone – accadono degli episodi sconvenienti soprattutto la sera.

Giugliano, donna incinta indotta al meretricio: “Dammi diecimila euro e ti libero”

Carabiniere prostituteL’accusato è un trentanovenne albanese

di Armando Brianese.

GIUGLIANO IN CAMPANIA – Riduzione in schiavitù, estorsione continuata e lesioni personali nei confronti di due sorelle ucraine. Sono queste le accuse a carico di Allciu Bashkim, trentanovenne albanese. Il malintenzionato pretendeva, dietro minacce, una somma di 10000 euro per “liberare” una delle prostitute – la quale aveva scoperto di essere in dolce attesa – e che svolgevano la propria attività a Giugliano. Ai danni del presunto protettore (in gergo il “pappone“) di donne dedite al meretricio è scattata l’esecuzione di una misura cautelare in carcere da parte dei carabinieri della compagnia di Qualiano. L’operazione è stata coordinata dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli (D.D.A.).