È un 19enne incensurato di Caivano l’omicida della promessa sanmarchese della boxe Gennaro Leone: ha confessato

Emergono nuovi dettagli circa il caso che ha “sconvolto” l’opinione pubblica: l’intento dichiarato non era quello di uccidere. Il padre della vittima è un ufficiale dell’Aeronautica Militare, mentre la madre è un’imprenditrice. Il pugile morì dissanguato per accoltellamento, in via Giambattista Vico, al culmine di una feroce lite lo scorso sabato sera di movida nel capoluogo casertano

di Armando Brianese.

CAIVANO – Quando un giovane perde la vita per futili motivi, “non c’è modo” – per i suoi affetti – di trovare consolazione.

Caserta, Gennaro e la boxe: un sogno infranto ad appena 18 anni da una coltellata alla coscia in una pazza notte di movida “selvaggia”. Una forte emorragia ne segna la dipartita

La disgrazia si è consumata in via Giambattista Vico. Arteria recisa con un fendente al termine di una violenta lite. L’ultimo respiro, stamane, intorno alle ore 5:00. In corso le indagini del caso da parte dei carabinieri della locale compagnia, intervenuti sul posto. Comunità in lutto

di Armando Brianese.

CASERTA – Non c’è cosa peggiore che perdere un figlio in giovane età.

La nuova vita di Salvatore Parolisi: frequenta una donna e da detenuto studia Giurisprudenza

L’uomo sembra aver trovato un nuovo slancio dopo aver messo fine alla vita di Melania Rea

di Armando Brianese.

FRATTAMAGGIORE – Non si è fatto attendere un nuovo inizio per Salvatore Parolisi. Una nuova vita dopo l’efferato delitto di sua moglie Melania Rea con trentacinque coltellate. L’ex militare di Frattamaggiore – condannato a 20 anni di detenzione per il femminicidio commesso – oggi ha già scontato metà della pena ed avrebbe intrapreso una nuova relazione con una donna da circa tre anni.
Colui che sembrerebbe distinguersi come un detenuto modello, oggi lavora da centralinista nel carcere di Bollate, dove egli è ristretto. Intanto, egli ha
maturato il diritto di lasciare il carcere per motivi di lavoro o di studio.

Delitto Melania Rea, cambio di cognome per la figlia Vittoria che taglia tutti i ponti con il papà Salvatore Parolisi

La decisione di una ragazzina coraggiosa che oggi ha 11 anni ed è in affidamento ai nonni materni

di Armando Brianese.

FRATTAMAGGIORE – La presa di coscienza è un qualcosa che matura nel tempo. Lo stesso tempo ed il dolore col quale si convive in un dramma. Ma – quando il protagonista è un minore – essa è un qualcosa che crea scalpore e che lascia imprime un segno indelebile tra i familiari, nell’opinione pubblica andando ad incidere sulla percezione comune.

Frattamaggiore, lupara bianca su presunto ordine del clan Pezzella: caccia al complice di Crispino

Direzione Investigativa Antimafia D.I.A.Vittima è Vincenzo Pellino, di cui però non è mai stato ritrovato il corpo

di Armando Brianese.

FRATTAMAGGIORE – Un omicidio in pieno stile camorristico – o per meglio dire un caso di “lupara bianca” – con tanto di occultamento del cadavere. Ci sono, infatti, degli aggiornamenti relativi all’uccisione avvenuta – lo scorso febbraio – a Frattamaggiore dove, a perdere la vita, è stato Vincenzo Pellino. Pertanto, sono in corso le ricerche del complice di Bernardino Crispino, un trentaquattrenne locale raggiunto – ieri mattina – da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il malvivente è accusato di essere il killer di Pellino e di essersi poi disfatto del corpo.

Acerra, regolamento di conti: trucidato a colpi di pistola Pasquale fratello del boss Mimì ‘o stagnaro”

Pasquale Tortora fratello boss Acerra poliziaL’agguato di camorra è avvenuto in via Gennaro Calzolaio, presso l’abitazione della vittima

di Armando Brianese.

ACERRA – In Campania, ogni zona – anche le più “tranquille” – ha la peculiarità, certamente di cui non andare fieri, di avere degli esponenti locali della camorra, organizzazione capillare all’interno del contesto sociale e a capo delle trame dei sodalizi criminali. Ad Acerra, nel primo pomeriggio della giornata odierna, si è consumato un omicidio terrificante che ha pervaso di orrore ed ha scosso le coscienze dei residenti. Secondo le prime testimonianze, la vittima è Pasquale Tortora, cinquantottenne, il quale già aveva dei precedenti di polizia.

Omicidio piccolo Giuseppe: il killer Tony trasferito da Poggioreale, minacciato da altri detenuti

Il giovane malvivente ha cambiato istituto detentivo per motivi di sicurezza

di Armando Brianese.

CARDITO – C’è sempre, nella vita, qualcuno più bravo di un altro. E così in ogni cosa. Sarà, probabilmente, questo il pensiero brancolato nella mente di Tony Essobti Badre quando gli sono state aperte le porte
del carcere di Poggioreale dove – si stenta a crederlo – egli ha trovato delle persone ancora più spietate di
lui che non hanno esitato a minacciarlo per il delitto commesso ai danni del piccolo Giuseppe Dorice, all’epoca dei fatti di 7 anni, ucciso in maniera brutale e macabra il 27 gennaio del 2019 nell’abitazione della mamma.