Gli abitanti del paesino delle Cinque Terre sono pronti ad occupare la chiesa per solidarietà al sacerdote
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di Armando Brianese.
BONASSOLA – I diritti di genere e temi di attualità ed apertura civile.
Gli abitanti del paesino delle Cinque Terre sono pronti ad occupare la chiesa per solidarietà al sacerdote
di Armando Brianese.
BONASSOLA – I diritti di genere e temi di attualità ed apertura civile.
Soprannominato “Il gigante buono” lavorava presso l’Istituto di Vigilanza “Prestige”. Era molto conosciuto e ben voluto nelle due comunità, quella frattese d’origine e quella caivanese ove risiedeva. Lascia la moglie e 2 figli
di Armando Brianese.
FRATTAMAGGIORE – In diversi casi la vita toglie tutto ad una persona laddove era nel massimo splendore.
Il prete le ha a lungo inseguito, per poi allertare i militari. Le due malintenzionate avevano già svaligiato diverse abitazioni, prima di prendere di mira la chiesa della “Santa Maria Assunta in Cielo” di Pompei
di Armando Brianese.
POMPEI – Non sempre le visite sono di “cortesia”.
La giovane mamma aveva “strenuamente” lottato contro il male che l’affliggeva da tempo, ma alla fine è dovuta arrendersi. Moltissimi i messaggi di affetto diffusi via social. I funerali si terranno domani – alle ore 17:30 – presso la parrocchia della “Maria Ss.ma del Rosario di Pompei”, di Salerno, ubicata nel rione Mariconda. Lascia il marito ed il piccolo Pietro
di Armando Brianese.
SALERNO – Nel sentiero quotidiano della vita – che è fatto anche e soprattutto di “lotta” al fine della conquista dei propri diritti – capitano purtroppo anche degli imprevisti.
L’evento ha completamente disatteso le aspettative dei cittadini e della comunità ecclesiastica. Si è trattato unicamente di tematiche generali, senza entrare nel merito dei numerosi problemi e delle questioni d’inquinamento ambientale e di innumerevoli patologie che continuano, rispettivamente, ad “attanagliare” il territorio e la popolazione
di Armando Brianese.
ACERRA – Uno dei momenti più “elevati” e sentiti della sfera pubblica è la visita delle autorità statuali alle comunità locali.
Da ieri il prete vive sotto scorta. Nel rione si respira un aria di violenza e d'”inasprimento” della tensione. Qui lo stato ha perso
di Armando Brianese.
CAIVANO – Vivere con una scure costantemente “sospesa” sul proprio capo è tutt’altro che semplice.
Questa la posizione del capo del clan Landolfo ed esponente verticistico della criminalità organizzata locale emersa dalle intercettazioni eseguite dai militari dell’Arma
di Armando Brianese.
CAIVANO – La “spietata” spirale criminale, come si apprende dalle pagine di cronaca e di storia, si abbatte su tutti coloro che si mettono “di sbieco” sul percorso dei suoi oppositori.
Le parole dell’eminente esponente delle Forze dell’ordine suonano come un “campanello d’allarme” per una comunità allo sbando che, da periferia dell’hinterland napoletano, attraversa una fase di grave difficoltà da tutti i punti di vista, ma soprattutto da quello sociale
di Armando Brianese.
CAIVANO – Vivere nella provincia napoletana, è noto ai più, non è cosa semplice.
Era la sorella dell’attuale presidente del consiglio comunale locale Aniello Di Marzo. Donna molto conosciuta e stimata in paese. Lascia un enorme “vuoto” dietro di sé nei suoi affetti
di Armando Brianese.
FRATTAMAGGIORE – Quando una persona che ha fatto delle qualità umane, dell’altruismo e della laboriosità il proprio leitmotiv ci lascia, il dolore è ancora più “stringente”.
Sabato scorso rimase vittima di un “violentissimo” sinistro, in sella al suo scooter, sul centralissimo corso Campano, che ne ha “stroncato” la giovane vita. Una folla “straziata” l’ha omaggiato con l’ultimo saluto. Nel 2017 suo padre Domenico entrò a far parte delle cosiddette “morti bianche” per incidente sul lavoro
di Armando Brianese.
GIUGLIANO IN CAMPANIA – Perdere la vita per un evento “contingente” è quanto di più atroce possa accadere.