I controlli dei militari della tenenza di Casoria, congiuntamente agli uomini della forestale di Marigliano, hanno toccato aziende manifatturiere collocate anche nei comuni di Afragola, Arzano e Casoria
di Armando Brianese.
CAIVANO – L’ambiente, è risaputo, è un bene da difendere strenuamente e con ogni mezzo lecito.
“Scandagliato” in lungo e in largo il territorio. Ravvisate molteplici infrazioni e violazioni, alle quali hanno fatto seguito diversi provvedimenti disciplinari, oltre all’elevazione di addebitamenti pecuniari
di Armando Brianese.
CAIVANO – Gestire un territorio ad altissimo “rischio sociale, qual è l’area a nord di Napoli, non è di certo un compito semplice.
L’episodio in un’area periferica del paese, già ripetutamente, e profondamente vessata dal fenomeno dei roghi tossici. Politica ed istituzioni assenti ingiustificati. Cittadini sull’orlo di una crisi di nervi
di Armando Brianese.
CAIVANO – Tra le svariate e troppe emergenze che i caivanesi sono chiamati ad affrontare in un questo primo scorcio di 2022 – oltre alla pandemia da Coronavirus (COVID-19) – si ripresenta il “sempre verde” fenomeno dell’inquinamento e degli incendi di rifiuti speciali e pericolosi.
L’attività è stata svolta dai carabinieri della locale caserma coordinati con i colleghi della compagnia di Castello di Cisterna. All’attenzione dei militari la criminalità organizzata locale la quale ha il suo quartier generale nel tristemente noto rione periferico del paese
di Armando Brianese.
CAIVANO – Quando si tratta di “estirpare” un fenomeno – o quantomeno cercare di ridurlo – ecco che si attua un rafforzamento dei controlli sul territorio.
Gli effetti dell’ordinanza interdittiva di accesso ed uscita – dall’area circoscritta, da parte dei residenti – terminano stasera alle 24:00. Attualmente risultano positivi soltanto 6 persone che vi abitano
di Armando Brianese.
GIUGLIANO IN CAMPANIA – Le restrizioni causa Coronavirus (COVID-19) condizionano, e non poco, la vita dei cittadini.
La Terra dei Fuochi non ha pace. Gli incendi continuano ad “avvolgerla” senza sosta. Le speranze dei contribuenti completamente “disattese” dalla politica
di Armando Brianese.
CAIVANO – Altro giro, altre nefandezze.
Il sinistro è avvenuto in prossimità dell’accampamento dei sinti
di Armando Brianese.
GIUGLIANO IN CAMPANIA – Costantemente, le due ruote sono un rischio per la vita dei conducenti. E, purtroppo, con molta probabilità – chi scherza con la vita – ha sovente la peggio. È ciò che è accaduto poco fa a Giugliano – alle ore 17:00 circa – sulla Circumvallazione esterna di Napoli, nei pressi del campo rom sito tra la stessa città situata a nord di Napoli e Qualiano.
Gli abitanti di queste abitazioni di fortuna hanno appiccato fuoco ai loro stessi rifiuti
di Armando Brianese.
CAIVANO – In una giornata contraddistinta da temperature cocenti, s’è aggiunta la beffa di un incendio. L’episodio è accaduto a Caivano – intorno alle 15:20 – in via Cinquevie, una zona al confine tra Acerra ed Afragola. L’origine del rogo è probabilmente dolosa. Il denso fumo nero che si è sprigionato dalla combustione era visibile dal rione Scotta, e la puzza ha invaso le case circostanti dei caivanesi, già sotto pressione per i 36 gradi di temperatura, con 50 percepiti.
Sono tre le aree sequestrate in via Cupa Perillo
di Armando Brianese.
NAPOLI – Ritorna il fenomeno dei roghi tossici a Napoli. La zona interessata è quella a ridosso dell’asse mediano, dove è stato sequestrato un campo rom. Negli ultimi sopralluoghi delle forze dell’ordine ci si è trovati di fronte a residenze di fortuna ed allacci abusivi e di un numero di occupanti ben al di sopra della capienza massima, nell’ordine delle 290 unità di etnia rom, di cui 151 minorenni.
Il reato è stato commesso nel parcheggio del centro sportivo “Delphinia”
di Armando Brianese.
CAIVANO – Situazione sempre su incandescente sul fronte criminalità per quanto concerne il territorio caivanese. Di recente dei malviventi si sono infatti introdotti nel parcheggio del noto complesso sportivo “Delphinia”, rubando i fili di rame contenuti nei tombini. I pali dell’illuminazione sono rimasti senza l’alimentazione necessaria per funzionare, e i tombini aperti rappresentano un pericolo per quanti frequentano la zona, soprattutto per fare jogging e attività sportive varie.
Libero Cittadino Pensante 