“Barbarie” ad Afragola! Chiude il cucciolo in un sacchetto e lo “butta” per strada: il cagnolino non ce l’ha fatta

Un video pubblicato da un afragolese, nel gruppo dedicato alla cittadina di un noto social network, testimonia la violenza e l’inciviltà dell’uomo. “Sconcertati” gli animalisti

di Armando Brianese.

AFRAGOLA – Un atto premeditato è qualcosa che travalica ogni immaginazione e, se contro le norme di civile convivenza, può far addirittura “accapponare” la pelle, tanto da suscitare sdegno e disapprovazione.

Nola, atto di indubitabile “inciviltà”. Cumuli di rifiuti dati alle fiamme davanti a “Palazzo Albertini”: patrimonio storico-culturale della città

L’edificio, noto oggi come “Covone”, è collocato nel centro storico ed ha un indiscusso valore sotto molteplici punti di vista. I vandali hanno “annerito” la facciata dello stabile in uno spettacolo “indecoroso” per poi darsi alla fuga

di Armando Brianese.

NOLA – Il patrimonio artistico-culturale e storico è un qualcosa che appartiene all’intera collettività, ed è parte dell’immaginario collettivo allo stesso modo di come alimenta la memoria storica di ognuno.

Afragola “choc”! Ricercato per violenza sessuale: in manette un 48enne del posto “stanato” a Mondragone

L’episodio a Pescopagano, località sita nel comune mondragonese, lì dove il malvivente si nascondeva dalle Forze dell’ordine. Il molestatore è responsabile di diversi reati già accertati dall’autorità giudiziaria

di Armando Brianese.

AFRAGOLA – La legge, è risaputo, “non dimentica”.

Terrorismo e camorra ad Afragola. Imprenditore “prende in mano” il coraggio e denuncia due tentativi di estorsione. Esplode bomba davanti alla sua residenza. Disperato: “Lo stato mi abbandona”

L’episodio all’angolo tra via Principe di Piemonte e via Pio La Torre. “Lunghi” minuti di panico per: moglie; figli; vicinato e passanti. Brividi di disperazione per la consorte la quale è in dolce attesa. Città “ostaggio” del malaffare

di Armando Brianese.

AFRAGOLA – Le “voci fuori dal coro” creano dei grattacapi, e non pochi.

Caivano, lo scempio continua: miasmi e puzza nauseabonda “avvelenano” la mattinata dei cittadini della Terra dei Fuochi

Dietro la scelta “strategica” degli inconsueti orari notturno e premattutino una chiara volontà di aggirare i già “assenti” controlli e di “non dare nell’occhio”. “Tutti colpevolmente assenti” sul tema

di Armando Brianese.

CAIVANO – Ci risiamo!

Casoria, la rabbia del primo cittadino Raffaele Bene dopo l’attentato a “Galleria Marconi”: “La malavita è vigliacca”

Il sindaco non va tanto per il sottile dopo l’esecuzione di un atto che ha messo a repentaglio la vita dei suoi concittadini

di Armando Brianese.

CASORIA – Ciò che è accaduto presso la “Galleria Marconi” a Casoria è un atto di estrema violenza e gravità e non va sottovalutato, anche per le ripercussioni e gli strascichi che – inevitabilmente – lascerà ai danni di: commercianti, cittadini e della vita pubblica cittadina.
In prima fila – nella lotta contro questa barbarie sociale ed atto da condannare sotto ogni punto di vista – è il sindaco di Casoria, Raffaele Bene che è intervenuto pubblicamente ed ha dichiarato:
“L’esplosione che stanotte ha devastato la “Galleria Marconi”, nel pieno centro di Casoria, è la conferma della vigliaccheria della malavita che continua a vessare commercianti e tenta di impaurire i cittadini”.

Casoria, l’ombra del racket dietro l’esplosione di un ordigno all’esterno della centralissima Galleria Marconi

La deflagrazione ha svegliato di soprassalto i residenti di via Principe di Piemonte, presi dal panico

di Armando Brianese.

CASORIA – Quando non c’è rispetto per luoghi e persone, può verificarsi l’irreparabile. Gesti ed azioni brutali, inconsulti ed inauditi che segnano l’inconscio di chi assiste impotente e che tracciano un solco indelebile nell’opinione pubblica e nell’immaginario collettivo.
È quanto accaduto – ieri notte – a Casoria, dove centinaia di abitanti sono stati bruscamente svegliati dall’esplosione di una bomba carta all’esterno della Galleria Marconi – punto di riferimento dell’economia locale – devastando tutte le saracinesche e le vetrine dei relativi negozi, e riversando decine e decine di chili di detriti, materiali di risulta e vetri sul marciapiede antistante.