I fatti risalgono allo scorso ottobre: i tre rapinatori sottraevano gli smartphone alle vittime minacciandoli con una lama
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di Armando Brianese.
CASORIA – La strada può essere il contesto di qualsiasi “angheria” o nefandezza di sorta.
I fatti risalgono allo scorso ottobre: i tre rapinatori sottraevano gli smartphone alle vittime minacciandoli con una lama
di Armando Brianese.
CASORIA – La strada può essere il contesto di qualsiasi “angheria” o nefandezza di sorta.
L’operazione è stata eseguita dai militari della compagnia di Marano di Napoli. I “manigoldi” avevano portato via 6000 euro dall’esercizio commerciale “Rugantino”, collocato in via Aniello Palumbo
di Armando Brianese.
GIUGLIANO IN CAMPANIA – Riuscire ad “individuare” gli autori di un reato è sempre una soddisfazione per chi il sopruso l’ha subito e, di certo, fa tirare al diretto interessato un sospiro di sollievo.
La deflagrazione ha svegliato di soprassalto i residenti di via Principe di Piemonte, presi dal panico
di Armando Brianese.
CASORIA – Quando non c’è rispetto per luoghi e persone, può verificarsi l’irreparabile. Gesti ed azioni brutali, inconsulti ed inauditi che segnano l’inconscio di chi assiste impotente e che tracciano un solco indelebile nell’opinione pubblica e nell’immaginario collettivo.
È quanto accaduto – ieri notte – a Casoria, dove centinaia di abitanti sono stati bruscamente svegliati dall’esplosione di una bomba carta all’esterno della Galleria Marconi – punto di riferimento dell’economia locale – devastando tutte le saracinesche e le vetrine dei relativi negozi, e riversando decine e decine di chili di detriti, materiali di risulta e vetri sul marciapiede antistante.
Il ventunenne criminale voleva imporre assieme a quattro complici il pizzo ad un’impresa edile locale
di Armando Brianese.
CASORIA – Gli equilibri criminali sono in continuo riassetto e, pertanto, anche le giovani leve – e le più ambiziose tra esse – possono tentare, in determinate fasi, la scalata al potere. Lo sapeva bene un gruppo criminale di 5 uomini che, da Secondigliano, agiva pure nell’area a nord di Napoli. Nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia del tribunale di Napoli, infatti, è stata eseguita, dai carabinieri della Sezione Operativa della tenenza di Casoria, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere – emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari – a carico di un ventunenne con precedenti di polizia, residente a Secondigliano, gravemente indiziato dei reati di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso e resistenza a pubblico ufficiale in concorso con altri quattro complici. I reati ascritti ai cinque malintenzionati sarebbero stati commessi tra dicembre scorso e gennaio di quest’anno – ai danni del titolare di un’impresa edile operante a Casoria, al quale erano stati inizialmente richiesti 100.000 euro per continuare i lavori.