La querelle si è verificata in un’aula di tribunale per un caso di maltrattamenti in famiglia
di Armando Brianese.
BELLUNO – Episodio tra il comico ed il grottesco verificatosi in un’aula di tribunale veneta, più precisamente a Belluno. Qui si sono vissute ore di attesa e di “smarrimento” in attesa di un traduttore che non arrivava. Compito, non semplice a quanto pare, era quello di tradurre il dialetto afragolese e sciscianese e di trascrivere una registrazione dove erano incisi insulti e minacce, nell’ambito di un caso di maltrattamenti in famiglia. Giungere ad una conclusione è stato arduo – ma alla fine – come riportato da “Il Giornale”, il traduttore è stato trovato, trovando la soluzione all’enigma.