Dalle investigazioni che ne seguirono, gli inquirenti documentarono un sistema di estorsioni poste in essere da persone contigue al clan “Gentile”. Secondo quanto emerse, gli indagati – tra cui il succitato Vincenzo Gentile – costrinsero diversi commercianti e imprenditori dell’area dei Monti Lattari ad acquistare gadgets dal valore irrisorio a prezzi fuori mercato. Già destinatario di misura cautelare in carcere, Gentile dovrà ora affrontare una condanna ad 8 anni.
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