In base alla suddetta inchiesta, a prendere parte all’estorsione gli esponenti di vari clan, tra cui Andrea Basile del clan Cimmino-Caiazzo del Vomero, e quelli del clan Sautto-Ciccarelli di Caivano. L’imprenditore vittima dell’estorsione fu convocato dalla camorra per pagare la prima tranche da 10miila euro, la metà dei quali consegnati al gruppo del Vomero. la seconda trattenuta dalla cosca dei caivanesi, che, attraverso Pasquale Landolfo e altri compartecipi, avrebbero eseguito materialmente l’estorsione. Una situazione, per certi versi inaspettata – per i legami di clan facenti parte di zone diverse ma uniti nei propri loschi affari – che getta “ombre” sulla presunta gestione di talune infrastrutture pubbliche ingenerando la preoccupazione di cittadini ed utenti.
Camorra, Napoli. “Patto” tra i clan del Vomero e di Caivano per l'”estorsione” all’ospedale “Antonio Cardarelli”
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