Stamane dunque, all’esito della discussione dei legali Emiliano Vaccarella e Massimo Viscusi, il G.U.P. del Tribunale di Napoli, dott. Sepe, in lettura del dispositivo della sentenza – riconosciute le attenuanti generiche, con ordinanza (in attuazione della riforma Cartabia) – ha disposto l’immediata scarcerazione dell’imputato e l’affidamento del detenuto Bellafronte presso l’associazione comunità: “Emmanuel Di Faicchio“, condannandolo alla pena di anni 2 e mesi 8 di reclusione, considerata la diminuzione della pena per la scelta del rito abbreviato. Il Pm aveva chiesto 4 anni di reclusione, in tal modo per l’imputato si apre una vera e propria “seconda possibilità” con l’auspicio che non la sprechi.
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