All’esito delle formalità di rito, l’indagato destinatario della custodia cautelare in carcere è stato “tradotto” nel penitenziario di Poggioreale, mentre gli altri due indagati sono stati posti agli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni. Tale vicenda denuncia la “spregiudicatezza” e lo sprezzo per il pericolo di alcuni malviventi, i quali sono disposti davvero a tutto pur di centrare il proprio obiettivo. Urgono, infine, maggiori controlli da parte delle Forze dell’ordine al fine di assicurare la salvaguardia dell’incolumità di dipendenti, gestori e clienti.
Scommesse, Piano di Sorrento. Giocano 31 bollette a “scrocco” con l’espediente delle “minacce”: 3 arresti tra Melito ed Arzano
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