La vicenda “ricalca” un fenomeno atavico, così come l’alto tasso di disoccupazione presente tra Napoli e provincia, situazione che crea enormi disagi sociali alla popolazione la quale – in un modo o in un altro ndr. – deve provvedere al proprio sostentamento ed a quello della prole, finendo spesso nella “rete” della camorra, senza che lo stato adotti dei seri provvedimenti per contrastare o prevenire tali illeciti.
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