Camorra, Melito. Il pregiudicato Vincenzo Nappi “freddato” dai killer in un ristorante. Era il referente degli Amato-Pagano: aveva 57 anni

Il pentito che “vuotò il sacco”:

In ambito processuale e di collaborazione con le Forze dell’ordine, a fare riferimento a Vincenzo Nappi, in passato, è stato il pentito Giovanni Illiano. Secondo quest’ultimo – già in passato – su Nappi pendeva una “condanna a morte”. Nappi, all’epoca vicino a Mariano Riccio,  nel 2001, a seguito dell’assassinio D’Andò, doveva essere ucciso e lui aveva avuto il compito dai vertici degli Amato Pagano di eseguire la sentenza di morte. Di seguito, la sua testimonianza:

“Si doveva colpire perché teneva tutto il giro di soldi di Mariano Riccio. Si commentò anche che Mariano Riccio aveva richiesto.”. Ora Melito si trova a fronteggiare l’ennesimo sanguinario e virulento episodio criminoso di camorra.

Intanto, il clima di terrore innescatosi nel predetto comune ha creato non poche tensioni sociali e gli “impotenti” cittadini assistono, ogni giorno, ad una carneficina a suon di proiettili e vittime per mano della camorra che è entrata addirittura a far parte dell’ordinarietà, così come l’omertà che caratterizza l’intero contesto locale. Una situazione complessa per la quale lo scarso interventismo di stato, istituzioni e Forze dell’ordine non riesce minimamente a “scardinare” tale ben collaudato sistema criminale.

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