In zona, tra i comuni appunto di Arzano, Casandrino, Grumo Nevano e Sant’Antimo il fenomeno degli opifici clandestini è “atavico” e, negli anni, nessun provvedimento degno di nota è stato assunto da parte delle rispettive amministrazioni comunali o Forze dell’ordine, restituendo ai cittadini dei contesti locali dove il lavoro, svolto in larga parte da immigrati, è prevalentemente “sommerso” e non risponde ad alcuna norma di sicurezza o di tutela ambientale.
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