Caserta, il caso Gennaro Leone alla “resa dei conti”: chiesti 23 anni di reclusione per il 22enne carnefice caivanese Gabriel Ippolito

Ebbene, al netto di tali sviluppi giudiziari, ogni pena sembra insufficiente rispetto alla certezza che nessuno possa riportare la giovanissima vittima, talentuoso nella “nobile arte” e ragazzo modello sotto tutti i punti di vista. La sua assenza, infine, peserà per sempre sulle coscienze dei propri genitori ed affetti per quel maledetto “scatto” conseguito ad una perdita dell’autocontrollo da parte dell’assassino.

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