Caserta, il caso Gennaro Leone alla “resa dei conti”: chiesti 23 anni di reclusione per il 22enne carnefice caivanese Gabriel Ippolito

Nessuna sorpresa – invece, registratasi in data odierna – in relazione al caso del diciottenne pugile sanmarchese Gennaro Leone, ammazzato – nel bel mezzo della movida notturna casertana, alle ore 05:00 di mattina circa – in via Giambattista Vico a Caserta – con una coltellata alla coscia, per futili motivi, dall’allora ventunenne caivanese Gabriel Ippolito. Il giovanissimo non riuscì, infatti, a superare le gravi ferite riportate dopo che il violento colpo gli recise addirittura l’arteria femorale.

Nello specifico, in base alla ricostruzione formulata dagli inquirenti, Leone ebbe un litigio per futili motivi con Gabriel Ippolito, che lo accoltellò ad una gamba lasciandolo al suolo in una pozza di sangue; il fendente aveva reciso l’arteria femorale della gamba di Leone, che spirò in ospedale per l’eccessiva perdita di sangue.

Lascia un commento