La sensazione è che, al netto delle nuove leve del crimine “non autorizzate” ed indisciplinate che spesso cercano proprio mediante l’arma delle stesse ad “accaparrarsi” territori, denaro e potere travalicando gli storici mandamenti ivi egemoni e coi rispettivi leader quasi tutti detenuti in carcere, l’unico riscatto del popolo lo si possa avere con una “presa di coscienza” e la consapevolezza che il contrasto alla camorra parte dall’io e va fatto in prima persona, mediante gli strumenti forniti dalle Forze di polizia, come querele e segnalazioni. Altra via, non c’è.