“Colpire la scuola significa attaccare un presidio di democrazia.“. Così si pronunciò il senatore Nicola Morra, all’epoca dei fatti presidente della commissione antimafia, intervenendo a sostegno dei tanti adolescenti che affollarono l’auditorium della succitata infrastruttura scolastica.
In seguito, mediante la pubblicazione di un post sulla propria pagina di un noto social network, Morra volle inoltre precisare:
“Su tutte, questa foto del W.C. otturato dai libri, rappresenta il livello di degrado culturale, di meschinità morale di chi compie questi atti vandalici, ma dimostra anche di cosa le mafie abbiano paura: istruzione e cultura possono sconfiggere le mafie, e loro reagiscono in questo modo.”.
E poi la chiosa finale : “Rivolgo agli studenti di quella scuola, con cui mi ero confrontato di recente in rete, l’invito a rinnovare i loro sforzi sui libri e non solo. Al più presto farò loro visita fisicamente.”.
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