La giovane è laureata in ottica e optometria – un titolo validissimo se si fa riferimento ad un settore sempre “fiorente” – ma, per torto o per ragione, il mercato del lavoro non le ha offerto una collocazione nonostante si sia data anima e corpo nello studio. Di seguito, le sue significative dichiarazioni diffuse, oggi, mediante un comunicato stampa:
“Ero molto indecisa sul percorso di studio” ha raccontato la giovane, “Scelsi l’ottica dopo aver assistito a una lezione che mi rimase impressa, mi iscrissi e mi sono laureata in tempo. Credetemi: ci ho messo davvero tanto impegno, ma poi trovare un lavoro è stato difficile. Solo contratti di apprendistato, senza nessuna garanzia e prospettiva.”. Le cose sono cambiate dopo che Federica, assieme ad altri giovani, ha vinto un concorso per essere assunta come netturbina dall’Asìa, l’azienda per la raccolta dei rifiuti urbani di Napoli, la sua città: “Invece, ora sono in un posto sicuro, dove i diritti vengono rispettati e la paga è coerente all’orario di lavoro svolto. L’Asìa rappresenta una certezza per il mio futuro.”.
Qualcuno “storcerà” il naso per l’inevitabile: dopo tanti anni di studio, ora, per questa ragazza la società ha in serbo soltanto un posto da netturbina, comunque “scelto” dalla medesima protagonista di questa “inusuale” vicenda? La risposta per Federica è immediata e diretta, come di seguito riportata:
“È un lavoro vero e stabile e, poi, diciamocelo: è un posto fisso che dà ampie garanzie. E non trovo nulla di particolare in una laureata che, come lavoro, sceglie liberamente di fare la spazzina.”.
Libero Cittadino Pensante 