“Choc” nel mondo del calcio! Emessa la sentenza di primo grado: il 22enne centrocampista del Genoa Manolo Portanova condannato a 6 anni per stupro di gruppo

Non ci fa paura il dibattimento – ha inoltre aggiunto – anche se c’è ora una sentenza che ha il valore di un documento non quello di definitività che immagino sarà appellata. Sono due processi paralleli che andranno avanti per la loro strada. Il giudizio fatto oggi – conclude il legale – è sulla base delle carte, nel processo verranno sentiti i testimoni, acquisiti documenti. Speriamo di poter chiarire questa situazione.“.

Spero che gli imputati facciano tesoro di questa condanna, spero costituisca per loro un’occasione di crescita personale utilizzando la notorietà che hanno per diffondere un messaggio non tossico ma a favore del rispetto delle persone.“. Ha dichiarato prima di lasciare l’Aula Claudia Bini, dell’associazione ‘donna chiama donna‘ che era parte civile nel processo.

Dal momento che il sistema giuridico italiano è garantista, ovvero fino al terzo grado di giudizio è ancora tutto in discussione, il giocatore rossoblù ha ancora margini se non per uscirne indenne, quantomeno per arginare i danni. Seguiranno sviluppi su un caso che ha acceso una luce “cupa” ed inquietante su uno sport che già vive, di suo, di continue emergenze, tenendo col fiato sospeso centinaia di migliaia di tifosi ad ogni sospiro. D’altronde, le vicende cosiddette “fuori dal campo” non sono sotto il controllo di alcun addetto ai lavori e sfuggono a qualsivoglia garanzia di buona condotta.

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