A tal proposito, le attività investigative hanno consentito di addivenire all’identità dei rapinatori, accertando inoltre l’esistenza di una vera e propria organizzazione dedita all’espediente di rapine tutte a mano armata. Strategiche sono risultati i controlli eseguiti nell’immediatezza dei fatti relativa alla rapina del 28 settembre, a seguito della quale sono stati ritrovati – nel corso di perquisizioni – gli abiti, le armi e i passamontagna utilizzati dai rapinatori i quali, dopo il colpo, erano stati “occultati” nelle aree comuni di una palazzina in cui abitano alcuni degli indagati. Le attività tecniche successive hanno consentito di rafforzare il grave quadro indiziario a carico degli stessi. Durante le perquisizioni, eseguite contestualmente alle misure cautelari, sono stati rinvenuti e sequestrati indumenti e scarpe, ritenuti elementi utili agli ulteriori sviluppi delle indagini. Gli arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati “tradotti” presso il carcere di Napoli Poggioreale, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, in attesa dell’udienza di convalida del fermo.
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