Grumo Nevano in “lutto”. 42enne marocchino trovato cadavere in un palazzo: disposto l’esame autoptico

Molti elementi al vaglio degli operatori del 112, inoltre, inducono a pensare che il trapasso risalga alle 7:00 di questa mattina. Cionondimeno, la posizione del corpo ha fatto pensare ad una morte provocata, ma ciò non combacerebbe con le condizioni delle spoglie. Quanto emerge, ed anche questi sono degli elementi estremamente interessanti dal punto di vista in investigativo, a seguito di alcune testimonianze e come riferisce anche chi lo conosceva bene – con il suo carrettino era solito stazionare nei presso del supermercato ivi collocato e del bar dell’ex cinema di piazza Salvo D’Acquisto. Tra quelle al vaglio, la pista più accreditata è quella di una morte accidentale. In alcune occasioni, il malcapitato è stato notato in stato di ebbrezza e, constatati questi suoi comportamenti, ciò avrebbe potuto determinarne la caduta e la conseguente dipartita, probabilmente avvenuta nel giro di pochi mesi. Il compianto africano – che secondo le testimonianze pare che vivesse di espedienti ed in condizioni umane “disastrose” – avrebbe cercato di rialzarsi, ma non sarebbe stato nelle condizioni di poterlo farlo. Le indagini del caso sono state, altresì, prese in carico dai pubblici ufficiali della compagnia di Caivano, guidati dal capitano Antonio Cavallo. E così se ne va un’altra anima di coloro che – privi di fissa dimora, e di fatto lo sono – vengono definiti “invisibili” poiché senzatetto, irregolare e comunque che vivono in condizioni di estrema precarietà, disagio e deprivazioni, giunti in Italia magari col sogno “spezzato” di trovare un lavoro regolarmente retribuito e condizioni migliori. Una vita, purtroppo, “interrotta” bruscamente da una maledetta fatalità.

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