Attualità. Storia del 25 Novembre. Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne: quando la tutela è una “priorità”, ancorché una necessità

Perché il 25 novembre? 

La data designata dall’Assemblea Generale è il 25 novembre perché nel 1981, a Bogotà, in Colombia si svolse in questa data il primo incontro femminista latinoamericano e caraibico, mentre dieci anni dopo, nel 1991, il Center for Global Leadership of Women (CWGL) avviò la prima Campagna dei 16 giorni di attivismo contro la violenza di genere, estesa fino al 10 dicembre, Giornata internazionale dei diritti umani. In entrambi i casi fu scelto il 25 novembre in memoria delle sorelle e attiviste politiche Mirabal (Patria, Minerva e Maria Teresa), la cui morte avvenuta con modalità efferate il 25 novembre del 1960 – per ordine del dittatore della Repubblica Dominicana, Rafael Leónidas Trujillo, mentre si recavano presso il carcere dove i loro mariti erano detenuti, perché oppositori al regime – assunse valore simbolico. 

Dunque, se dal 1991 il Center for Global Leadership of Women promuove le 16 giornate di attivismo, dal 2008 a sostegno dell’iniziativa UN Women – l’organizzazione delle Nazioni Unite dedicata all’uguaglianza di genere e all’emancipazione delle donne – ha dato avvio alla Campagna UNITE, finalizzata alla sensibilizzazione sulla tematica e all’eliminazione della violenza contro donne e ragazze in ogni parte del mondo. Distintivo della campagna è il colore arancione, con lo slogan “Orange the World”. Il tema di quest’anno è: “Attivismo per porre fine alla violenza contro donne e ragazze”.  Partendo dalla constatazione del fatto che si sta assistendo ad un arretramento in termini di promozione e tutela dei diritti delle donne, l’hashtag diffuso per quest’anno è #pushforward, pensato al fine di “spingere in avanti”  l’attenzione della società tutta sul tema e incentivare il sostegno ai movimenti per i diritti delle donne.

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