A seguito del ritrovamento e della conseguente restituzione ai legittimi proprietari, i membri del gruppo musicale hanno, pertanto, ringraziato i carabinieri intervenuti e chiesto un’esilarante selfie per avere un ricordo del misfatto caivanese fortunatamente dall’epilogo “riparativo”. Ebbene, situazioni “paradossali” come questa non fanno altro che rendere ancora più oscuro lo scenario del succitato quartiere di edilizia popolare sito alla periferia del predetto paese, costantemente al centro delle cronache per la veste di centrale apicale dello spaccio italiano ed europeo di sostanze stupefacenti e non fanno altro che aumentare il già presente “allarme sociale” corroborato dall’omertà dei residenti ma, al contempo, dalla voglia di un riscatto mai avvenuto.
Libero Cittadino Pensante 