Secondo tempo:
Nella ripresa l’Avellino, rientra più motivato e cerca di mettersi – sul piano del gioco e dell’intensità – alla pari con i rivali, provando a rendersi pericoloso dalle parti dell’ottimo portiere ospite Jacopo Sassi che prima smanaccia con uno spettacolare “balzo” sulla destra per sventare una conclusione di Rizzo, poi respinge pochi minuti dopo anche il tiro di Russo.
Nel momento migliore degli irpini, quando il gol sembrava maturo, arriva il colpo del k.o.: Rizzo perde un brutto pallone ed al 68′ il ventinovenne mediano brasiliano Gladestony, servito dal terzino sinistro Sulaiman Oyewale, supera Pane al con una conclusione “strappa applausi”. Reazione rabbiosa dei padroni di casa, ma c’è ancora Sassi a fare buona guardia quando si oppone a Russo e poi dice no anche al tap-in di Auriletto. A dieci minuti dalla fine il Giugliano ha addirittura l’occasione per raddoppiare, ma il centrocampista verdeoro naturalizzato spagnolo Lucas Felippe da buona posizione spara alto. Il finale – decretato dal triplice fischio del direttore di gara Claudio Petrella della Sezione di Viterbo – non cambia e parla di un Giugliano che ha “sbancato” il “Partenio Lombardi” di Avellino in uno dei campi, storicamente, più “ostici” della categoria.
La pressione dei padroni di casa scema con il passare dei minuti e neanche i quattro di recupero bastano per agguantare il pari che avrebbe significato beffa per gli ospiti e risultato immeritato per la squadra avellinese. Arriva così la prima sconfitta della gestione Rastelli e la classifica torna a farsi deficitaria: lupi quindicesimi con 13 punti, mentre i gialloblù spiccano il “volo” – a quota 20 punti, quarti a pari merito con la Juve Stabia ed in piena zona playoff – autori di un campionato finora a dir poco “entusiasmante” e con grandi ed ambiziosi obiettivi realizzabili all’orizzonte.
Libero Cittadino Pensante 