Camorra, Giugliano. Moglie, cognato e genero del boss Ciccio Mallardo a processo in secondo grado: due condanne ed una “rumorosa” assoluzione

Questo quanto stabilito, in data odierna, dalla Corte di Appello di Napoli (III sezione penale) nel nuovo processo di secondo grado dopo l’annullamento con rinvio operato dalla Cassazione nei confronti di Anna Aieta, Salvatore Lucente (i due sono rispettivamente moglie e genero del boss Francesco Mallardo detto Ciccio, vertice del cartello criminale dell’Alleanza di Secondigliano) e Salvatore Fiorillo jr. I tre, rispondevano a vario titolo di associazione per delinquere di stampo mafioso e intestazione fittizia di beni. Anna Aieta è stata assolta per un solo capo di imputazione ma per il resto si è vista confermare la precedente condanna a 13 anni e otto mesi. Fiorillo, difeso dall’avvocato Salvatore D’Antonio, è stato invece completamente assolto. Il difensore è riuscito a dimostrare la sua estraneità rispetto agli affari del pane e dei fuochi d’artificio, che invece secondo gli inquirenti erano business gestiti per conto del clan Mallardo. L’avvocato D’Antonio ha dimostrato la non attendibilità delle dichiarazioni di 3 collaboratori di giustizia.

Lucente si è visto abbassare la pena a 10 anni e 8 mesi (era difeso dall’avvocato Leopoldo Perone). A tirare in ballo i tre le dichiarazioni dei pentiti Pirozzi Giuliano, De Rosa Giuseppe e De Rosa Teodoro. Ma non solo. Anche numerose intercettazioni sia con Aieta Anna che con altri soggetti ricollegati all‘Alleanza di Secondigliano, alle quali si desumeva in pieno la contestazione formulata.

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