Secondo l’accusa, il gruppo si sarebbe impadronito del palazzo con i residenti costretti a chiedere il permesso per entrare ed uscire, visto che per agevolare le attività di spaccio, i cinque avevano modificato la serratura d’ingresso del portone così da evitare l’accesso delle forze dell’ordine. Massimo Gallo, in particolare, veniva indicato personaggio di un certo spessore a capo di questo sodalizio e nel 2016 fu coinvolto nell’inchiesta sulla “Paranza dei bambini” del clan Sibillo, ma venne assolto.
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