È la medesima sensazione che si prova quando si crede di conoscere a menadito la geografia morfologica della camorra ed i suoi meccanismi sociali e criminali. In tale ambito, è notizia odierna l’ennesima resa dei conti all’interno del Parco Verde di Caivano, quartiere periferico tristemente noto alle cronache per essere diventato – dopo il ventennio dell’egemonia di Scampia e Secondigliano – l’avamposto principale dello spaccio di droga non solo in Campania, ma addirittura in tutta Europa, con traffici e “visitatori” provenienti da ogni dove.
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