Il malfattore sarebbe un vicino di casa, tra l’altro – in qualche modo – “intimo” alla famiglia della vittima e quindi nella possibilità di avere anche contatti e frequentazione della loro abitazione. Il malintenzionato avrebbe, dunque, “fatto leva” proprio sul rapporto di confidenza e fiducia instaurato con i genitori della bimba per introdursi in casa. L’indagato, difeso dall’avvocato Michele De Vita, è stato sottoposto ad uno specifico esame per constatare eventuali tracce della presunta azione criminosa nei confronti della minore. In base alla presunzione d’innocenza, l’accusato è esente da responsabilità fino a prova contraria, ma la sola ipotesi un caso così triste ha già gettato nel totale “sconforto” la comunità di appartenenza della piccola e territori limitrofi, consapevoli che se si arriva ad una tale brutalità si è capaci di tutto.
“Orrore” ad Avellino! 60enne “abusa” della figlioletta di una coppia di vicini di casa: amico di famiglia sotto accusa
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