Attualità. OMS, nuove linee guida per un approccio più “inclusivo” verso la comunità LGBTQIA+ in campo medico

Rispetto a prevenzione, diagnosi e trattamento di queste patologie, i fattori di criticità possono essere diversi, ma per quanto rigarda la presa in carico generale si fa principalmente riferimento alle carenze nella formazione dellз professionistз e a casi di discriminazione e spersonalizzazione dei trattamenti, che spesso spingono la popolazione TGD ad evitare visite mediche e controlli ordinari. Tra gli scopi della revisione degli standard di cura, frutto del lavoro svolto negli ultimi dieci anni, c’è quello di esortare il personale sanitario a considerare le specifiche esigenze della comunità LGBTQIA+, nonché alleviare fino ad eliminare le barriere sociali e strutturali, evidenti ostacoli all’accesso alle cure e ad altri servizi essenziali.

A tal proposito, la statistica che maggiormente genera l’apprensione nell’ambito di interesse riguarda proprio la popolazione TGD: in base ai risultati conseguiti mediante l’espletamento di due sondaggi realizzati dall’AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) – uno rivolto a 190 persone transgender e gender-diverse ed uno somministrato a 305 pazienti oncologici – è emerso che il 71% dellз pazientз non si è mai sottoposto ad un programma di screening anti-cancro.

                                                            

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