Se il DDL sarà approvato anche alla Camera dei deputati, il Messico andrebbe a “rinfoltire” la già numerosa lista che annovera Paesi come Germania, Malta, Canada, Australia, Argentina, Francia, Nuova Zelanda ed Ecuador, i quali hanno già vietato le terapie riparative. In Italia, è questo rimane un nodo da dirimere, il dibattito politico non si è mai occupato realmente della questione. Nel 2016 l’ex senatore Sergio Lo Giudice aveva avanzato una proposta per rendere la terapia di conversione illegale, ma quest’ultima non è mai arrivata ad essere discussa.
Ebbene, mediante il succitato provvedimento, il Messico si è dimostrato Paese evoluto e lungimirante, andando ad accrescere, de facto, non soltanto la propria consapevolezza istituzionale in maniera di diritti e cultura delle differenze, ma andando incontro ad esigenze reali di una comunità LGBT+ che in quanto tale merita rispetto, considerazione.
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