Politica. Messico, da speranza a realtà: al Senato passa il divieto alle terapie riparative

Eppure, spesso si incorre in taluni Paesi – in considerazione di condizioni contestuali non sempre facili – si percorre una direzione che va più verso un diniego o divieto che verso la strada dell’egualitarismo. Il Messico, però, ha scelto di avvicinarsi alla comunità LGBT+ ed è notizia odierna l’approvazione da parte del Senato del divieto alle terapie di conversione. Questo importante risultato è arrivato al culmine di un processo legislativo durato ben 4 anni, allorquando fu presentata una proposta di legge nell’istituzione preposta. L’iter per vietare, ufficialmente, le rischiosissime terapie di conversione – che mirano ad “alterare” l’orientamento sessuale, l’identità di genere e l’espressione di genere – ha quindi preso forma e seguirà il procedimento attuativo previsto. Nella giornata di ieri, infatti, 69 senatori hanno votato a favore, con due contrari e 16 astenuti. Il DDL passa ora alla Camera per il voto finale. L’organizzazione LGBTQ+ Yaaj Mexico ha celebrato, a mezzo di un comunicato stampa diffuso oggi, questo primo input legislativo: “Gli occhi del mondo sono oggi puntati su questo progresso storico dei diritti umani, sperando che diventi un punto di riferimento internazionale.“.

Lascia un commento