Politica, “scardinato” l’ennesimo muro di gomma. In Brasile 2 donne trans* approdano per la prima volta in Parlamento: Erika Hilton e Duda Salabert

Preoccupante appare, inoltre, la situazione per quanto concerne le statistiche: la nazione brasiliana detiene il maggior numero di omicidi transfobici al mondo. Secondo un rapporto del 2021 dell’organizzazione europea per i diritti trans TGEU, tra ottobre 2020 e settembre 2021 si sono consumate 375 uccisioni di persone trans in tutto il mondo, 125 di queste solo in Brasile.

Cionondimeno, dato certamente da non trascurare – anzi di grande “significato” dal punto di vista sociale e culturale – Hilton e Salabert hanno “condotto” una truppa record di 324 candidati LGBTQ+ alle ultime elezioni (furono 157 nel 2018); 18 tra essi hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo centrando l’obiettivo, tra cui Fábio Félix, membro gay del Partito Socialismo e Libertà. Quattro anni fa gli eletti dichiaratamente LGBTQ+ furono 9. Dall’appuntamento elettorale del succitato stato dell’America Meridionale, emerge un’aria di forte impronta evolutiva e di apertura a dinamiche sociali e politiche sempre più aperte all’egualitarismo di genere in tutti gli ambiti della vita. Un esempio che potrà fare da “apripista” per i Paesi più innovativi che vorranno lanciarsi in questa battaglia di civiltà che appare sempre più compatta e determinata.

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