Cionondimeno, tra Afragola, Casandrino e Caivano sono poi stati posti sotto sequestro 176.450 articoli scolastici, per gli uffici e decorativi. I prodotti in questione erano esposti per la commercializzazione, ma non possedevano la regolare nota informativa scritta in italiano. Erano, altresì, sprovvisti di indicazioni sulle caratteristiche merceologiche del prodotto. È lecito evidenziare che la mancata conoscenza del materiale, così come della provenienza, potrebbe cagionare danni ai piccoli, e grandi, alunni. Ragion per cui, per le violazioni emerse a seguito delle attività di verifica, è scaturita la segnalazione alla Camera di Commercio di 3 negozi gestiti da cittadini di nazionalità cinese.
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