Le fiamme sono, pertanto, “divampate” in maniera repentina tra ingenti cumuli di rifiuti ingombranti, con altresì la presenza di materiali non meglio identificati. E la polemica è stata subito “innescata” da alcuni rappresentanti del comitato ambientalista “Stop Biocidio”, i quali hanno affermato che l’esecutivo locale caivanese era stato più volte “informato” di una situazione “pesante”, evidentemente divenuta “ingestibile” per i politicanti locali.
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