Camorra, Giugliano. Racket, clan Mallardo senza “remore”: “Anche se sei cugino devi pagare lo stesso”

In manette sono così finiti, nella giornata corrente, gli esponenti del gruppo di via Cumana del clan Mallardo, al cui vertice è posizionato Michele Di Nardo, boss scarcerato solo pochi giorni prima, precisamente il 12 ottobre. Nemmeno il tempo di uscire dal carcere, Di Nardo ha agito insieme a Ciro Agalbato, Davide Barbato, Oreste Comite,  Salvatore D’Alterio, Vincenzo La Pignola, Carmine Maione, Antonio Mallardo e Antonio Seguino (difesi dagli avvocati Michele Giametta per 5 posizioni, Nunzio Mallardo, Donato Marrazzo e Domenico Pennacchio). Gli indagati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di estorsione, consumata o tentata, detenzione e porto illegale di armi comuni di sparo, aggravati dalle finalità e modalità mafiose. Oggi compariranno davanti al G.I.P. (Giudice per le Indagini Preliminari) del tribunale di Napoli Nord per l’udienza di convalida del fermo.

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