Camorra. 84 auto “depredate” tra Napoli e Caserta. “Terrore” tra i conducenti: i nomi dei 14 arrestati

Grande “intelligenza” e strategia nel portare a termine i colpi ai danni degli automobilisti:

Attraverso le intercettazioni emergeva la maestria degli indagati nel commettere i furti. Infatti si servivano di centraline abilmente modificate e la suddivisione i ruoli alla vigilia dei colpi. Esecuzione materiale, ricettazione e riciclaggio dei veicoli, condotte finali realizzate smontando le vetture e disarticolandole, così da occultarne l’origine. Poi i pezzi dei veicoli venivano immessi sul mercato, ma gli acquirenti erano spesso inconsapevoli della provenienza illecita dei prodotti acquistati.

Durante lo svolgimento delle indagini venivano, altresì, individuati due diversi depositi nei quali venivano portati i veicoli rubati. Ne conseguiva l’arresto in flagranza di 7 persone scoperte a montare le auto rubate dalle quali recuperavano di centinaia di parti meccaniche e di carrozzeria.

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