Giugliano, raccolta fondi in favore di Aniello Di Biase: obiettivo per il 36enne padre locale vincere la battaglia contro il cancro

Lo “stillicidio” di Aniello:

La strada tutta in salita comincia 11 anni fa quando venne ricoverato all’ospedale “Pascale” di Napoli. Qui gli venne diagnosticato un sarcoma maligno all’uretre“In seguito a successive visite mi hanno detto che avevo una fibromatosi di tipo desmoide intra-addominale, ha precisato il giovane padre. La prima operazione, durata ben 11 ore, Aniello la subisce il 13 marzo 2012: “Da lì in poi – spiega – non c’è stato un giorno in cui io mi sia sentito bene. Sono stato costretto a vivere per 10 anni con delle borsette”.

Ad un anno dall’intervento, il coraggioso papà viene nuovamente operato a causa di una sepsi escherichia coli, che “si è riprodotta nel tempo fino ad oggi”. A causa dell’infezione, due mesi fa il giovane è stato sottoposto a una operazione per la rimozione del rene che, ha sottolineato, “non funzionava più”. Aniello viene inoltre sottoposto a continue trasfusioni di sangue perché ha “l’emoglobina a 7”.

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