Un'”opportunità” seria e concreta per poter “rilanciare” i diritti dei soggetti fragili e dei diversamente abili affinché nessuno venga lasciato indietro e che si ponga in essere il concetto di “inclusività” che – allo stato attuale – è divenuto indispensabile e dal quale non si può prescindere per un’istituzione universitaria dei diritti, dell’uguaglianza e delle pari opportunità e, come sempre, l’Ateneo Federico II è “in prima fila” facendosi trovare pronto e proattivo nel ruolo di “apripista” per ulteriori progetti da poter attuare da parte propria e di omologhe istituzioni per una società orientata all'”ascolto”, con un più alto grado di civiltà, e trasversalmente più giusta e coerente con le esigenze ed i bisogni di tutti.
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