Passa poco tempo e al centralino degli uomini dell’Arma arriva un’altra richiesta di aiuto. L’arrestato era “evaso” e si era recato – stavolta – a casa di sua sorella per minacciare, ancora una volta, la mamma. I pubblici ufficiali hanno, a stretto giro, rintracciato l’evaso nell’abitazione materna, era rientrato, ma questa volta è stato, necessariamente, trasferito nelle camere di sicurezza della caserma dove attenderà il rito direttissimo.
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