In tale ambito, si “articola” la sconfinata rete di piazze di spaccio e pusher che tengono in scacco il territorio campano, con mandamenti criminali che cambiano di nome in base alla zona, ma operano secondo le medesime modalità. Ma le cosche continuano a “scommettere” anche sul proficuo ed atavico affare del racket e delle usura. Per quanto concerne il giuglianese si è registrata – in data odierna – una “scarcerazione eccellente” per quanto attiene al gruppo predominante di tutta la zona, ovvero il clan Mallardo: il cinquantaquattrenne del posto Vincenzo Strino, noto come Enzuccio “‘o toro”.
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