In definitiva, i giudici partenopei non sono entrati nel merito del caso, ma semplicemente constatato la scadenza dei termini pronunciandosi, pertanto, per la nullità dell’ordinanza cautelare e liberando il carnefice, il quale così l'”ha fatta franca” non risentendo di alcuna ripercussione per i comportamenti a dir poco “non ortodossi” messi in atto nei confronti dei predetti commercianti.
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