Le attività hanno interessato una vasta zona a cavallo tra l’area a nord di Napoli ed il giuglianese, annoverando i seguenti comuni: Giugliano in Campania; Sant’Antimo; Casandrino, Frattamaggiore e Frattaminore. Diverse le aree di smaltimento localizzate. Stoccati rifiuti di vario genere: RSU, ingombranti e materiale di risulta edile ed industriale. Denunciate 2 persone, proprietari di un fondo situato a Sant’Antimo – “convertito” in area di sversamento – ed individuati 5 siti ricolmi di rifiuti, anche pericolosi. Si stima un giro di affari di centinaia di migliaia di euro per le cosche della malavita organizzata locale. Un settore sempre florido e che, notoriamente, costituisce l'”oro” della camorra.
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