L’editoriale “Libero”. Politica e urbanistica. Frattamaggiore è il paese più “invivibile” dell’intera area a nord di Napoli: viabilità da “fanalino di coda”

Non un bel “biglietto da visita” per un paese – in tempi non troppo remoti abituato a “ben altri” standard di vita – che “aspira” tutt’ora a diventare comune “capofila” di una zona molto popolosa facente parte della Città metropolitana di Napoli, fattispecie testimoniata dai pochi chilometri che la dividono dal capoluogo campano. Sì, certo: è risaputa e “plateale” la condizione per cui comprare casa, o anche soltanto un appartamento, a Frattamaggiore costi “un occhio”, laddove però le ingenti cifre spese non “restituiscono” la bontà dell’investimento effettuato. Tuttavia, se non verrà attuata – a stretto giro – una netta “inversione di tendenza” nella gestione della cosa pubblica, gli stessi immobili sono – inesorabilmente, e in un tempo non lontano – destinati a “deprezzarsi”. È “evidente” a chiunque, “fuorché” agli occhi dei già troppo “impegnati” amministratori locali – e di chi di dovere – che l’attuale e storico sistema non riesca a “smaltire” il normale afflusso del traffico veicolare e che “urgono”, per il bene della comunità ed in relazione alle prospettive future, quantomeno degli accorgimenti o meglio degli “interventi mirati” a risollevare le sorti delle due e delle quattro ruote che si trovano a transitare per Frattamaggiore in quanto, allo stato attuale, “proprio non se ne può più”. Anche se gli spazi sono limitati, gli stessi potrebbero essere – di sicuro – meglio utilizzati.

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