Nola calcio, tanto agonismo ma “mani vuote” nel testa a coda con l’Audace Cerignola: 0-2 casalingo e salvezza che si mette “in salita”

Primo tempo:

La partita ha un inizio “convulso”, con la contrapposizione agonistica che la fa da padrona. Al 10′ i padroni di casa si rendono subito protagonisti: “sgroppata” di Togora sulla fascia, il quale converge al centro, ma viene “atterrato in area di rigore. Si grida al penalty, ma il direttore di gara Nicolò Dorillo ritiene che non ci siano gli estremi per designare il tiro dagli undici metri. La gara scorre e prende le forme di una lotta di tatticismi, con i gigliati che “serrano le fila” e cercano di impensierire gli avversari con provvise accelerazioni e trame di gioco molto articolate. Ma sono i pugliesi ad andare in vantaggio al 23′: l’errore difensivo di Cassandro viene, prontamente, “sfruttato” da Malcore, il quale serve un “cioccolatino” ad Ismail Achik che scaraventa la sfera alle spalle dell’estremo difensore Mario Cappa. Si prosegue sulla “falsa riga” dei primi minuti, con le due formazioni che si fronteggiano – in particolare – sul piano della fisicità. Al 42′ Dario Caliendo riceve la seconda ammonizione e viene spedito, anzitempo, negli spogliatoi. Il Nola rimane in 10 uomini ed il match non sembra mettersi per il giusto verso per la formazione di casa.

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