Una rete estremamente articolata e ramificata di cartelli camorristici ne fanno, quindi, uno dei suoli socialmente più pericolosi d’Italia. Per contro, infine, la risposta di politica ed istituzioni è la stessa di trent’anni orsono: una scarsa presenza delle Forze dell’ordine e, men che meno, nei punti cruciali del malaffare e snodi principali dei traffici illeciti, in realtà presenti almeno uno per ogni paese, con gli odiosi fenomeni del racket e dell’usura – per non citare l'”imperante” spaccio della droga – che continuano ad imperversare da “lunghi” decenni ai danni di onesti commercianti e di persone perbene.
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