Poi, però – quando la speranza sembrava averli abbandonati – è arrivata, in data odierna, una lieta novità, così come direttamente “dal cielo”, e per la quale si è gridato al “miracolo”. Quando Cristian è stato rivisitato dall’equipe medica del predetto ospedale, del tumore – infatti – non vi era più traccia. La comunità mondragonese aveva “preso a cuore” le vicissitudini della famiglia e del piccolo e – in maniera “encomiabile” – si era stretta intorno ai genitori confidando nella preghiera per la guarigione, preghiere che sono state fortunatamente “ascoltate”. La medicina non riesce a spiegare certi eventi, pertanto si pensa che possa essere intervenuta una “mano” superiore. Maria Rufino, madre del bambino – nonostante tutti i brutti momenti trascorsi in cerca della luce in fondo al tunnel – non vuole che la vicenda passi inosservata, ed assieme al marito, con i cuori ricolmi di gioia, continua a parlare di un’esperienza incredibile, che possa servire ad altri genitori in condizioni difficili a non perdere mai la speranza. Chi è religioso, infatti, sa che la provvidenza non ha limiti. Infine, viene spontaneo indirizzare un augurio di tanta salute e felicità ad una famiglia che ha lottato ed ha vinto ed il cui bambino è stato messo alla prova fin dalla tenera età, prima di ritrovare finalmente il “sorriso”.
Libero Cittadino Pensante 