S. Maria C. V., la vita in carcere tra criticità e disagi. Scatta l’allarme. 3 agenti penitenziari aggrediti con uno sgabello da un detenuto: uno finisce in ospedale

Tra disservizi vari e disagi di considerevole gravità – come: litigi; minacce contatto fisico tra detenuti e contatto “misto” con il personale penitenziario – la vita scorre come un lento incedere nel purgatorio, per chi ne uscirà, e nell'”inferno” per chi invece non vedrà mai più aprirsi le porte di uscita del penitenziario. L’ultimo episodio, in ordine di tempo, arriva dalla casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere, dove – ieri mattina – ben 3 guardie carcerarie sono state aggredite da un detenuto, il quale stava effettuando il tentativo di effettuare una videochiamata. Per due di loro non ci sono state delle ricadute degne di nota, mentre l’altro è finito addirittura in ospedale, rendendosi necessarie delle cure mediche, con una prognosi di 8 giorni.

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